Te ne sei andata in silenzio, con grande discrezione, di domenica per non disturbare nessuno. Martedì ti ho vista stanca, sofferente ma senza dolore. Mi hai detto "sono arrivata al capolinea" con una grande cognizione di causa e serenità. Venerdì, nel tuo letto di ospedale, ti ho vista tranquilla, quasi contenta: mi avevi fatto promettere, anni fa, che quando fosse arrivato il momento, ti saremmo stati vicini. Il ricovero nel nostro ospedale ti è stato gradito. Sabato, quando mi sono avvicinato e ti ho salutato hai mosso le dita, senza aprire gli occhi ormai troppo stanchi o che forse non volevano vedere i nostri visi che non mostravano la serenità, la consapevolezza di aver lottato a sufficienza, la accettazione che solo la tua grande fede ti ha permesso di raggiungere. Mi mancherà la tua ironia, il tuo sorriso, il tuo mascherato affetto, il tuo rispetto, le tue correzioni al mio inglese-americano, i tuoi aforismi come quando entrando prima di me in una stanza sussurravi "beauty before age", sottolineando che ero più vecchio di te di sei mesi. Mi mancherà il tuo rigore, la tua onestà, il tuo stare comunque e sempre dalla parte dei pazienti. Mi mancherà la tua presenza, il tuo disinteressato lavoro di volontariato nella Associazione Amici di Gabry, che hai portato avanti fino all' ultimo, insomma mi mancherai tu e perché no anche la "tua torta di carote" con cui immancabilmente festeggiavamo il tuo compleanno. Ciao Kristina e grazie per tutto quello che hai fatto per noi.