“Le persone possono dimenticare le cose fatte, le parole dette,
ma non potranno mai dimenticare il bene che hai fatto”
ad Angelo... per sempre con “Gabry”
Il 2023 è passato portandosi dietro la drammaticità delle guerre, della violenza di genere e continua a trascinare le polemiche sull’organizzazione della sanità per i tempi di attesa e per la mancanza di medici e infermieri.
Augurandoci un 2024 migliore, noi continuiamo nella nostra attività di sostegno ai pazienti oncologici, ai loro famigliari ed all’Oncologia di Treviglio con i nostri volontari, con i servizi di trasporto per le terapie, la compagnia, il sostegno psicologico e la costante attività di informazione sulla prevenzione negli istituti scolastici.
In questa edizione concluderemo la tematica del tumore al polmone, mentre per i prossimi numeri il filo conduttore sarà dedicato al paziente oncologico anziano con le sue specifiche problematiche.
Spazio tecnico scientifico
Il tumore del polmone: stadio alla diagnosi e trattamento della fase iniziale
Il tumore del polmone è una delle malattie oncologiche più diffuse, nel nostro paese si stima che ogni anno colpisca più di 40000 persone ed è più frequente negli uomini rispetto alle donne, il fumo rappresenta il principale fattore di rischio.
I tumori in base alla loro morfologia possono essere divisi in tumori a piccole cellule (SCLC) circa il 15% dei casi e non a piccole cellule (NSCLC) circa l’85%, che a loro volta si suddividono in adenocarcinoma e tumori a cellule squamose.
In questo capitolo ci concentreremo sulla terapia del tumore polmonare più frequente, cioè quello non a piccole cellule (NSCLC).
Anche i tumori di uno stesso tipo possono differire tra di loro per la presenza di diverse alterazioni carico del DNA o per le proteine che esprimono, per questo dal punto di vista molecolare si possono suddividere in due grandi categorie:
TUMORI ONCOGENE ADDICTED e TUMORI NON ONCOGENE ADDICTED
Spazio Territorio
Maschere bergamasche: Pioppino, scarpe grosse, cervello fino
Da Zanica, dove abbiamo conosciuto la maschera più recente: il Giopì, saliamo ad Oneta per incontrarvi la maschera bergamasca più antica: Arlecchino, la sua casa ed i luoghi d’incanto percorsi dalla ‘Via Mercatorum’, collegante Bergamo a Venezia.
A metà del Quattrocento, molti bergamaschi, soprattutto delle Valli, emigrarono a Venezia in cerca di fortuna, dando vita a una comunità attaccata alle proprie radici e alla propria identità e manifestando delle caratteristiche comuni e stereotipe che entrarono a far parte della nascente letteratura popolare della laguna. Nacque così la maschera dello Zanni che identificava una figura rozza, sguaiata, tonta, dalla parlata rude, aspra e cadenzata.
Spazio Psicologico
Mindfulness ed esercizi localizzati sul respiro nei pazienti con tumore polmonare
Il modo in cui il sistema familiare fa fronte alla malattia di uno dei suoi membri dipende dalle sue vulnerabilità e risorse.
A livello pratico il tumore polmonare può portare nel paziente delle limitazioni funzionali, per cui può richiedere una ridistribuzione dei ruoli e dei compiti all’interno della famiglia (per quanto concerne il sostentamento economico, l’organizzazione domestica e la cura dei figli). A livello affettivo la malattia oncologica impatta non solo sul paziente, ma anche sui suoi cari. Ciascun membro della famiglia è esposto, seppur in modalità differenti, all’angoscia di perdere la persona che è malata e si confronta con la possibilità della separazione e del lutto. Il rischio vitale, legato alla malattia oncologica, porta quindi al confronto “obbligato” con l’anticipazione della perdita (lutto anticipatorio). Questo si snoda tra due polarità: quella di “non parlare d’altro” che della morte e quella di tacerla ostinatamente.
Il Giro d’Italia
La vita ci riserva a volte delle strane sorprese e la storia che vi andiamo a raccontare non ne è certamente parca. Me l’ha raccontata un amico lo scorso inverno, davanti a una soca di faggio che ardeva nel vivo fuoco di un camino. Egli è solito riderci sopra quando sente dire che l’amore non ha età, il primo amore non si scorda mai e via cupideggiando. Beh, forse è proprio così. E a Natale può farsi trovare, così, a sorpresa, come il più inaspettato dei regali di cui la vita è capace. A quasi settant’anni non si è vecchi, per l’amor del cielo, però la gioventù può essere annoverata tra i lieti ricordi. Ermenegildo, un nome complicato anche solo da pronunciare, meglio Gildo, sta facendo un excursus della propria vita. E dicembre è il mese ideale per le rimembranze. Gildo è sempre stato avverso alla tecnologia digitale, la trova fastidiosa quanto mosche e zanzare.
Ricordi… ’n poesia… di Angelo
AMICISIA
Ta se istes de quando
‘l sul al spunta,
la’ ‘n funt dedre’ de la ses,
amicisia,
ta fe scapa ‘l fosc
e ta fe pasa ‘l dulur
che ghe’ de det.
Ta ma metet i ma
So la facia
E ta ma portet
So ‘n ciapel de paradis.
Angelo
AMIS
La part puse bela la ga de es per al tò amis.
Se ta ga fe conoss perche’ ‘nde la tò rùsa
L’aqua la sa sbasa,faga capi’ anche
Cume’ mai la sa alsa.
Che amis a l’e’ al tò che tal cerchet
Apena ‘n di ure de la mort?
Cerchel sempre an di ure che ta set al munt!
Lu al pol risolf tocc i to problemi,
ma mia al to sentes nigot.
E sparti’ ‘n sema i bei laur
Grignando ‘n dela dulcesa de l’amicisia.
E ta ederet che,che ‘n dela rusàda
Di laur che cünta poc,
‘l cor al troa la matina e ‘l sa cuntenta.
Angelo