Anche quest’anno abbiamo deciso di dare un titolo non convenzionale al nostro abituale incontro d’autunno. In realtà la frase viene da lontano: “Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose e più lontano di quanto vedessero questi ultimi; non perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra altezza ci avvantaggi, ma perché siamo sostenuti e innalzati dalla statura dei giganti sui quali ci appoggiamo”. Intorno al 1120, Bernardo di Chartres amava così paragonare davanti ai suoi allievi i propri contemporanei e i loro gloriosi predecessori dell’età antica, epoca di giganti e santi. Anche in Oncologia questa frase ha un grande significato in un momento in cui ci troviamo di fronte a nuove opportunità sia farmacologiche, organizzative e gestionali che passo dopo passo si sono rese disponibili grazie anche al lavoro di chi, in molti campi diversi, ci ha preceduto. Insomma ci sono grosse novità che non sono applicabili a tutti e quindi non si possono dimenticare i trattamenti tradizionali che hanno prodotto risultati lusinghieri in questi ultimi tempi. Questo “passaggio di consegne” tra il vecchio e il nuovo, che in realtà è un continuum, sarà il filo conduttore del nostro incontro che si terrà il giorno 4 ottobre nella Sala Verde in Ospedale a Treviglio, e sarà vivacizzato da questo confronto tra ricercatori molto noti, alcuni giovani e altri meno. Una novità sarà rappresentata dalla premiazione di alcuni medici che hanno speso la loro vita accanto ai pazienti applicando le scoperte che la ricerca ha messo a loro disposizione. A loro, in rappresentanza di molti altri, diremo un grazie, nominandoli “Giganti della Oncologia”.